Serializzare un videogioco di successo ne vale la pena?

Serializzare un videogioco di successo ne vale la pena?

I giochi di succeso di solito non svaniscono tanto in fretta. I publisher infatti preferiscono puntare sulle massicce vendite garantite da sequel e spin-off di serie già note piuttosto che scommettere su nuovi progetti.

In questo mondo diai mille Tomb Raide, Assassin’s creed, Mass Effect e Halo solo per citarne alcuni, ha senso concentrarsi su tutti i capitoli di una serie prima di tuffarsi su altri titoli?

In questo articolo parlerò dei pro e i contro su questo fenomeno.

Pro

L’argomento principale a favore del ripercorrere la cronologia dei giochi è seguire la trama.

Per i “nuovi arrivati” i vedeogiochi offrono un riassunto più o meno completo della vicenda: ma anche se all’inizio di Resident Evil 2 si racconta il terribile incidente di Villa Spencer, niente equivale a vedere con i propri occhi l’inizio dell’orrore.

Ci sono serie che migliorano il gameplay di volta in volta come la serie Gran Theft Auto o Final Fantasy anche se non sempre in meglio.

Infine ci sono giocatori completisti, che devono recuperari e giocare tutti i titoli in ordine cronologico di una serie, prima di giocare all’ultimo capitolo appena uscito.

Contro

Quasi sempre i capitoli successivi di una serie sono qualitativamente inferiori del loro capostipite (Dragon Age: Origin è dal mio punto di vista superiore agli altri capitoli usciti dopo).

La drammtica verità è che la maggior parte dei titoli delle saghe nel mondo dei videogichi sono mediocri, e anche le narrative più riuscite come quella di Assassin’s Creed, ha lasciato spazio a capitoli discutibili o non finiti e pieni di bug come Unity.

Ci sono sviluppatori che cercano di far brillare di luce propria la trama di ogni singolo capitolo come la serie di Mass Effect e per alcuni non si sente il bisogno di recuperare gli altri capitoli. Infine non c’è ragione di cimentarsi con i goffi combattimenti del primo The Witcher o con il pessimo bilanciamento di Xenosaga Episode II.